venerdì 25 dicembre 2009

Il mondo dei replicanti (Surrogates)


In un futuro nemmeno troppo remoto, gli esseri umani vivono la loro vita interagendo tramite surrogati robot, controllati a distanza standosene comodamente seduti su una poltrona nel proprio appartamento.
Proprio così, la gente non esce più di casa, ma si limita a "telecomandare" questi robot, in modo da evitare ogni rischio di incidenti o fatalità in generale.
Inevitabile la presenza di ribelli che rifiutano tali surrogati robotici, ritenendo che l'essere umano sia stato creato per vivere la vita direttamente con i propri sensi.
Questo film ha ricevuto un'accoglienza un po' tiepidina dalla critica e dal pubblico. Accoglienza forse un pochino ingiusta, considerando il ivello medio delle produzioni SF odierne.
Io l'ho trovato gradevole; la visione scorre piacevole senza mai annoiare. L'unico difetto è quello della prevedibilità. La trama scorre sui binari classici che lo spettatore ha imparato ad aspettarsi da un film di questo genere.
Anche l'idea di base non è del tutto originale; quella dei corpi artificiali comandati a distanza già la usava 20 anni fa Masamune Shirow nel suo fumetto Ghost in the shell (da cui è tratto l'omonimo film di Mamoru Oshii).
In conclusione, un film che intrattiene ma senza strabiliare.

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